D’Onorio pronto a lasciare, ma «resto volentieri tra voi»
Si conclude in questi giorni la
Visita pastorale dell’arcivescovo Fabio Bernardo. Domenica prossima sarà
presente a Ventotene per concludere il lungo percorso che lo ha portato a
visitare le foranie di Gaeta, Formia, Fondi e infine Minturno. Ultimo atto
solenne dell’episcopato di mons. D’Onorio che lo scorso 20 agosto 2015 ha
rassegnato le dimissioni al Santo Padre per raggiunti limiti di età.
Non poteva non farvi accenno
nella messa crismale di mercoledì scorso, 23 marzo: “Fin quando il Signore
vorrà e il Santo Padre stabilirà, continuerò il mio ministero di Arcivescovo in
questa incantevole terra di Gaeta, e fin quando Dio disporrà continuerò il mio
cammino di preghiera, studio, riflessione, anche quando non sarò più vostro
vescovo, nella città di Formia, presso la casa delle Suore che in questi anni
si sono prese cura di me”. L’arcivescovo ha continuato: “Resto volentieri tra
voi, nella terra che mi ha accolto dopo lunghi anni passati in monastero, nel
golfo che mi ha infuso serenità nelle preoccupazioni, forza nella decisioni,
che è stato per me ancora una volta, testimone e specchio della bellezza somma
di Dio”.
Dall’ingresso in diocesi avvenuto
il 27 ottobre 2007 l’arcivescovo D’Onorio si è speso per la nostra chiesa
diocesana con grande zelo. Nella cerimonia di insediamento l’annuncio di un
Sinodo diocesano, l’ottavo per la nostra Chiesa, che indetto l’8 aprile 2009 e
preparato negli anni 2010-2012, è stato celebrato dal 4 aprile 2012 al 12 marzo
2013 sul tema “Siate sale e luce della Terra”. Accanto a questo l’imponente
restauro della Basilica Cattedrale che, chiusa nel 2008, è stata riaperta e
consacrata il 27 settembre 2014. Contemporaneamente è stato restaurato e riaperto
il Palazzo Arcivescovile.
Nel corso degli anni
l’arcivescovo ha seguito personalmente i lavori che hanno interessato tante
chiese dell’Arcidiocesi, molte delle quali da lui consacrate: Sperlonga, Buon
Pastore a Penitro, Sacro Cuore a Vindicio, Salto di Fondi, S. Giuseppe
Lavoratore a Formia, Immacolata a Scauri, S. Giacomo a Gaeta, S. Francesco a
Gaeta, S. Maria Maggiore e la Madonna del Colle a Lenola, Castelforte e Santi
Cosma e Damiano, S. Raffaele a Fondi, S. Martino a Ventosa, Annunziata a Maranola,
S. Silverio a Ponza, S. Giovanni a Mare a Gaeta, S. Maria Maggiore a Itri,
Madonna del Carmine a Formia.
Nelle parole di insediamento
l’arcivescovo D’Onorio aveva affermato: “Sarà mio programma pastorale la
massima condivisione e collegialità con tutti gli amati sacerdoti di questa
Arcidiocesi e soprattutto la mia instancabile azione di Pastore consisterà
nell’annunziare e far amare Cristo Gesù, affinché lui sia il centro dei nostri cuori
e della nostra vita”. Il presbiterio. L’azione pastorale dell’arcivescovo ha
“smosso” tanti sacerdoti, alcuni ora in pensione, altri spostati in altre
comunità dopo tanti anni di servizio. Dal suo arrivo a oggi sono morti 9
sacerdoti e ne sono stati consacrati 6. Nel seminario si contano invece 9
seminaristi maggiori. Tra le nomine più importanti quelle del giugno 2008 con mons.
Giuseppe Sparagna come vicario generale e la ridefinizione degli uffici, e
quelle del luglio 2013 con i nuovi Organismi di partecipazione.
Nelle battute conclusive
dell’omelia di mercoledì scorso, l’arcivescovo ha espresso un desiderio: “Negli
anni che verranno non potrò avere maggiore consolazione che nel sentire che il
presbiterio di Gaeta e il popolo santo di Dio di giorno in giorno camminano
sulle vie del Signore e che gli uomini, vedendo le loro opere belle e buone,
glorificano il Padre che è nei cieli”.
Maurizio Di Rienzo
FONTE: Avvenire, Lazio7 Gaeta, 27.03.2016
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