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Visualizzazione dei post da 2019

Quel tappeto magico di plastica

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Percorso tattile per non vedenti, Stazione di Roma Termini Sarò passato mille volte nei corridoi della stazione di Roma Termini. Spesso, come molti, in cammino di corsa, da un treno verso una metro, un autobus, una meta. Sguardi rapidi ai tabelloni, alle persone, con occhi quasi sempre incollati al cellulare. Notifiche, pro memoria, zaino in spalla, pezzi di polmone persi per strada. Mi piace, però, anche osservare, guardare, analizzare. I dettagli di un insegna, lo sporco degli angoli più sudici dei sottopassaggi, i delinquenti, quelli che, senza biglietto e come se nulla fosse, passano il tornello insieme al passeggero davanti che striscia l'abbonamento. Ce ne sono di particolari in una stazione. A Roma Termini, ad esempio, si può acquistare un gioiello, un paio di occhiali, stipulare un contratto, ma può essere un'impresa trovare un edicola per comprare un Birg, quel magico biglietto che da qui a 1 ora e cinquanta minuti (disastri, allagamenti e guasti a parte) ripo

Vetro - di Matteo Petrelli - Trailer e recensione

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Poco dopo la mezzanotte avviene uno scontro tra due auto. Cinque le persone coinvolte. Da una parte Andres e Manuel: sano e salvo il primo, schiacciato dalle lamiere il secondo. Nell’altra macchina si sentono le urla di Giulia, ricercatrice che, lei pure incastrata nell’auto, è in preda alle doglie del parto: un bambino che (forse) verrà alla luce nel buio della notte. Sotto di lei il compagno di vita: morto. Quattordici minuti di indagine visiva e sonora fanno di “Vetro”, di Matteo Petrelli (33 anni lo scorso agosto), un insieme di emozioni e tensione drammatica. Impossibile non notare che il corto è stato girato tutto d’un fiato, un lungo piano sequenza, con la videocamera che indaga sui feriti e sui volti, su Manuel unico sano e salvo ma incapace di decidere, che scruta sui cellulari sbalzati a terra, che entra ed esce dalle lamiere contorte. È il buio, l’oscurità, ad avvolgere la scena, come buia è la mente annebbiata del protagonista nello scorrere del tempo. Buio che è

Io, uomo-locandina a Roma Termini

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Cosa si scopre un sabato mattina, alla stazione di Roma Termini, piano -1, stando un'ora e mezza con una locandina in mano? Era il 4 maggio scorso al convegno sul 'potere dei numeri', un tema fichissimo per un nerd come me. Mentre sistemo un tavolo, attacco prolunghe, cavi e proiettore, spunta un grande problema 'comunicativo': i partecipanti non riescono a trovare il luogo dell'incontro. Qualcuno deve fare da 'palo'. Prendo una locandina dell'evento. Mi studio un punto strategico per posizionarmi: l'incrocio tra la Metro, le scale mobili di via Giolitti e il corridoio per i treni. Per un'ora e mezza divento l'uomo-locandina e osservo la quantità di vite umane che passa. C'è chi mangia, un altro è al telefono, chi porta piccole valigie (ma anche enormi bagagli, chissà dove se ne vanno...), molti corrono verso un treno in partenza. Chi non ha fretta, spende soldi nei negozi del piano sotterraneo di Roma Termini. Piano piano, com

Dal wifi al polpettone

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Lei, maglia gialla: "Tu ci metti un uovo, e mischia tutto!" L'altra, maglia blu: "Ah sì, ed esce buono?" Maglia gialla: "E certo, nel polpettone quello che ci metti ci trovi!" In treno da Roma a Minturno. Tra una galleria e l'altra tento di connettermi a un wifi appezzottato. Solita vita. Biparrocchie, pagine, post, comunicati, locandine, scadenze varie. E davanti a me due signore si dilettano in succulente disquisizioni su frittate, casatielli e polpettoni. Le ascolto con un pizzico di invidia. Arriverà il giorno della disconnessione. Magari imparerò a fare il polpettone. don Mau

#parrocate: io, la Croce Rossa e i 'mi pare'

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Driin. In cucina suona il telefono. X: Pronto, la Parrocchia? Io: Si... X: Padre, ma la Croce Rossa è cattolica? Io: Ehm, no. Mi pare che sia nata nel 1800. E' aconfessionale. X: E perché usano la croce? Io: Mi pare perché sia nata in Svizzera. X: E che c'entra la Svizzera? Io: Mi pare che nella bandiera ci sia una croce. E sempre io, che non mi sto mai zitto: Nei paesi arabi mi pare si chiami Mezzaluna rossa. X: E perché? Io: Mi pare perché non si può usare il simbolo della croce. X: Scusi e quindi in Germania si usa il simbolo della croce? Io: Ehm, mi pare di sì. Chiamata terminata. E pure i 'mi pare'.

Esistono modi e modi: un silenzio durato 10 giorni

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I funerali di Cristiano Campanale, morto a 27 anni a Scauri, sono stati celebrati martedì 29 gennaio nella chiesa di San Pietro Apostolo a Minturno Ringrazio  Temporeale.info  per la foto. Come cittadino e giornalista, credo che uno dei punti fermi della nostra società sia l'articolo 21 della Costituzione Italiana: " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ". Un diritto assegnato a tutti, senza discriminazioni. Ma nello stesso articolo, quasi a porre un limite a quello che può accadere durante la narrazione di un fatto, si afferma pure che " sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume . La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni". Le parole di questo articolo della Costituzione, così preziose e importanti, sono un riferimento per chiunque si prenda la responsabilit