Quel tappeto magico di plastica
Percorso tattile per non vedenti, Stazione di Roma Termini Sarò passato mille volte nei corridoi della stazione di Roma Termini. Spesso, come molti, in cammino di corsa, da un treno verso una metro, un autobus, una meta. Sguardi rapidi ai tabelloni, alle persone, con occhi quasi sempre incollati al cellulare. Notifiche, pro memoria, zaino in spalla, pezzi di polmone persi per strada. Mi piace, però, anche osservare, guardare, analizzare. I dettagli di un insegna, lo sporco degli angoli più sudici dei sottopassaggi, i delinquenti, quelli che, senza biglietto e come se nulla fosse, passano il tornello insieme al passeggero davanti che striscia l'abbonamento. Ce ne sono di particolari in una stazione. A Roma Termini, ad esempio, si può acquistare un gioiello, un paio di occhiali, stipulare un contratto, ma può essere un'impresa trovare un edicola per comprare un Birg, quel magico biglietto che da qui a 1 ora e cinquanta minuti (disastri, allagamenti e guasti a parte) ripo