Estate 2020, Le porte aperte della Riviera di Ulisse
Come
sarà l’estate 2020 nel Lazio sud? È questa l’incerta domanda che si fanno gli
operatori del turismo, strutture ricettive, gestori di spiagge, operatori del
mondo della cultura. Secondo Federalberghi il 2020 era iniziato con un aumento
di presenze negli hotel, rispetto a gennaio dell’anno scorso (+3,8% per gli
stranieri e +4,8% per gli italiani). Ma con l’avanzare dei contagi il turismo è
stato il primo settore a bloccarsi con un tracollo delle presenze, traffico
aeroportuale e occupati. Ad oggi solo il 40% degli alberghi è in attività.
Sul
fronte ‘spiagge’ i turisti dovranno fare i conti con le misure di
distanziamento imposte anche sui luoghi di balneazione. Un sondaggio del sito
Facile.it ha rilevato come il 32,4% dei turisti non conosca con certezza le
regole da rispettare in riva al mare e il 30,1% non è sicuro di riuscire a
rispettare il distanziamento in spiaggia. Da nord a sud, da Fondi passando per
Gaeta e fino a Minturno, saranno tante le opportunità per fare un bagno a mare
in spiaggia libera o stabilimento balneare. Tra le città più richieste vi è
Sperlonga, perla del mar Tirreno, dove è all’opera il consorzio Sperlonga
Turismo guidato dal presidente Leone La Rocca: < C’è ottimismo a Sperlonga
dopo il lockdown. Riguardo alla situazione alberghiera, da quanto ne so, ci
sono già prenotazioni sia per luglio e agosto. Arrivano anche gli stranieri.
Diversi stanno prenotando, fin dalla prossima settimana e per tutta l'estate>.
L’aspetto
della sicurezza sembra preoccupare più gli imprenditori che i turisti: <Le
persone sembrano non aver più paura del virus, quasi un ‘tana libera tutti’. Lo
sforzo degli imprenditori è proprio quello di cercare di tenere a bada le
persone. Va gestita la gente con distanza e mascherine per entrare nei locali. I
problemi principali ce li ha chi deve rivedere gli spazi in base alle distanze
di sicurezza, come ad esempio i balneari e chi si occupa di ristorazione (dove
mediamente si fa il 40% in meno rispetto all'anno scorso)>.
Sul
fronte cultura, il Lazio sud si conferma come un polo importante di attrazione
turistica, duramente colpito dall’epidemia. L’Istat ha stimato che l’emergenza
sanitaria e il relativo lockdown abbia causato ai musei di tutta Italia, tra
marzo e maggio 2020, una mancata affluenza di quasi 19 milioni di visitatori e
un mancato incasso per circa 78 milioni di euro. Da pochi giorni sono tornati
fruibili il museo archeologico nazionale e l’area archeologica di Sperlonga,
come pure il comprensorio archeologico e l’antiquarium di Minturnae.
Riapriranno
a breve, il museo archeologico nazionale di Formia, l’area archeologica di
Caposele e la tomba di Cicerone: tutti musei che dipendono dalla Direzione Regionale
Musei Lazio, diretta da Edith Gabrielli, la quale ha affermato: <Abbiamo
messo al primo posto la sicurezza del nostro personale e del pubblico. Anche
per questo stiamo procedendo per gradi. I primi risultati ci stanno dando
ragione: sembra dunque possibile andare avanti con le riaperture>. Proprio
ieri e oggi, presso l’area di Caposele sono in corso le celebrazioni delle
giornate europee dell’archeologia con visite guidate e gratuite a cura di Sinus
Formianus (info al 800.141407). I visitatori potranno ammirare un’area
didattica con l’allestimento di un cantiere di scavo archeologico, una replica
fedele di sepoltura romana del tipo ‘a cappuccina’ e una collezione
numismatica, curata dal Museo del Fronte e della Memoria. Inoltre, vi sarà un
percorso inedito che parte dal grande ambiente voltato, posizionato alle spalle
dell’area archeologica, fino ad oggi non accessibile al pubblico.
Anche
le attività di spettacolo, teatrali, letterarie e culturali stanno ripartendo
pur con le limitazioni imposte dalle norme anti contagio. Un territorio che
resiste e che continua a mantenere le porte aperte. Una Riviera di Ulisse che
aspetta solo di poter dare il benvenuto a tutti coloro che la sceglieranno come
metà delle vacanze estive.
Maurizio Di Rienzo
Fonte: Avvenire Lazio Sette Gaeta
Commenti
Posta un commento